Tom Pidcock domina le Strade Bianche

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Uno spettacolare Tom Pidcock domina le Strade Bianche, primo appuntamento del 2023 con il grande ciclismo

Si è svolto sabato scorso nella suggestiva cornice delle colline senesi il primo appuntamento con il grande ciclismo, la ormai mitica Strade Bianche. Un percorso di 184 km, dei quali ben 63 su strade sterrate, che ogni anno mette a dura prova le abilità dei professionisti delle due ruote nelle corse di un giorno. La gara, di non antica tradizione in quanto è stata organizzata a partire dal 2007, è in breve tempo diventata la non ufficiale sesta classica monumento. Nata come evoluzione della gran fondo Eroica, ha visto Moreno Moser come primo vincitore e poi un albo d'oro ricco di grandi nomi del ciclismo.

La gara

Questa edizione, caratterizzata da un tempo variabile con tanta pioggia specialmente nelle fasi iniziali, ha visto la vittoria del 23enne inglese Tom Pidcock. Il talento britannico ha atttaccato quando mancavano più di 50 km al traguardo, staccandosi dal gruppetto dei migliori per raggiungere De Marchi che in quel momento era reduce da una lunga fuga. Dopo che i due hanno collaborato per una decina di km, Pidcock ha deciso che era il momento dell'affondo e in un tratto di discesa sterrata è rimasto solo. Rimanevano ben 40 km al traguardo incluso il temuto tratto di Monte Sante Marie, con pendenze fino al 12%, con tante incognite dovute alla resistenza di un solo uomo in fuga visto che il vantaggio sui migliori inseguitori non ha mai superato 30".

Dietro un gruppetto di una decina di corridori fra cui Benoot, Rui Costa, Mohoric, Madouas e Valter si è alternato all'inseguimento senza riuscire a coronare il raggiungimento. Il piccolo alfiere dell'INEOS (1.70 per 58 kg) è riuscito a rintuzzare gli attacchi e mantenere un vantaggio che si è ridotto a 13 secondi, per poi dare tutto nella rampa finale di via Santa Caterina prima di trionfare in Piazza del Campo. Il britannico suggella così un promettentissimo inizio di carriera, che lo aveva visto eccellere non solo nelle corse di un giorno su strada (terzo al Fiandre lo scorso anno), ma anche nel fuoristrada, campione olimpico della mountain-bike a Tokyo e campione del mondo di ciclocross, facendone uno dei corridori più poliedrici di sempre.

Al secondo posto Valentin Madouas della Grupama e terzo Benoot della Jumbo-Visma, squadra che ha attirato le critiche per la sconsiderata tattica di Attila Valter (sulla carta luogotenente del belga), che invece di tirare per riportare sotto il suo capitano quando ormai Pidcock era in vista, si lanciava in inefficaci e dispendiosi scatti che niente hanno prodotto, se non aumentare il nervosismo degli inseguitori, frustrati dal mancato aggancio.

Delusione italiana

Le Strade Bianche è stata seguita da numerosi appassionati lungo il percorso toscano, e ancora di più nelle vie di Siena fino alla suggesiva conclusione in Piazza del Campo, che vede più pubblico solo durante il Palio. Purtroppo una giornata non positiva per i colori italiani, con i soli Formolo e Bettiol presenti nelle fasi cruciali. Il primo è stato attardato da una foratura ed ha chiuso al nono posto, mentre peggio è andata al toscano della EF che dopo un tentativo di fuga, è stato fermato da una spettacolare caduta in discesa fortunatamente senza conseguenze. Non comincia nel migliore dei modi la stagione che dovrebbe essere quella del rilancio in chiave azzurra: i giovani emergenti come Zana e Bagioli non sono mai stati nel vivo della corsa. Deludente anche la prova del super favorio della vigilia, Mathieu Van der Poel che pur essendo nel gruppetto dei migliori, non è sembrato avere la gamba per rispondere agli attacchi quando la corsa è entrata nelle fasi finali.

L'intervista del dopo-gara

"Non avevo pianificato l'attacco, ma in un trato in discesa ho preso un po' di vantaggio ed ho continuato" ha dichiarato Pidcock all'arrivo. "A 5 km dal traguardo quando il distacco si è assottigliato ho avuto paura di aver rovinato tutto con questo attacco prematuro, ma poi ho resistito". Il successo dell'inglese conferma il team Ineos-Grenadiers, che corre con bici Pinarello, uno delle squadre top al mondo (include anche lo stellare Filippo Ganna). Prossimi appuntamenti per il ciclismo top sono la Tirreno-Adriatico, la Parigi-Nizza per poi arrivare sabato 18 marzo al primo appuntamento delle classiche monumento, con la Milano-Sanremo.

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Fabio Strufaldi

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19-05-2025 Leggi Read
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La tappa inaugurale della Coppa del Mondo UCI Downhill categoria Junior Maschile è iniziata con linee veloci, maltempo e una chiara sorpresa per i tifosi italiani: Lorenzo Mascherini. Con una prestazione solidissima, il giovane rider del team Rogue Racing – SR Suntour ha conquistato l’ottavo posto, segnando il suo ingresso sulla scena mondiale in modo spettacolare. Una prestazione da rivelazione In sella alla sua Santa Cruz V10, Mascherini ha realizzato una discesa aggressiva ma controllata, fermando il cronometro a 3:13.358 (a +5.394 secondi dal vincitore), in un campo di partenti ricco di talento con team di punta come Commencal/Muc-Off, Yeti/Fox e MS-Racing. La sua performance è partita fortissimo, con un vantaggio provvisorio di 63 millesimi al primo split, ma ha perso terreno nel secondo settore (-1.427) e ha chiuso il terzo split con un distacco di -1.456. Mascherini ha tagliato il traguardo in P4 provvisoria, scuotendo visibilmente la testa in segno di disapprovazione. Nonostante l’ottimo tempo, in alcuni tratti non è riuscito a sfruttare appieno le uscite di curva — un dettaglio cruciale a questo livello, dove riuscire a far correre la bici fuori dalle curve può fare la differenza tra un podio e un’occasione mancata. Resta comunque una run di grande valore: il giovane italiano ha velocità, lucidità e mentalità — e con la giusta messa a punto, ha tutte le carte in regola per arrivare al vertice. Un podio di volti noti La vittoria è andata a Max Alran (FRA), attuale campione europeo 2024, in forza al team Commencal/Muc-Off, che ha dominato il tracciato con uno strepitoso 3:07.964. Lo hanno seguito Tyler Waite (NZL, Yeti/Fox Factory Racing) e Oli Clark (NZL, MS-Racing) in sella alla sua Zerode. Tutti e tre hanno fatto registrare tempi sotto i 3:12 su un tracciato che non perdonava nemmeno il più piccolo errore. L’Italia in evidenza L’ottava posizione assoluta di Mascherini è uno dei migliori debutti internazionali per un junior italiano degli ultimi anni. Se finora l’Italia ha spesso avuto un ruolo marginale in questa categoria, Lorenzo ha dimostrato di essere pronto a cambiare le carte in tavola. «Sono soddisfatto ma ho commesso qualche piccolo errore. Sono sicuro che se riuscirò a fare una run pulita senza sbavature, posso puntare al podio. Non vedo l’ora che arrivi Loudenville.» — Lorenzo Mascherini Siamo certi che continuerà a perfezionarsi, e che questa sia solo l’inizio di una stagione ricca di potenziale per il downhill italiano. La reazione del Rogue Racing: un inizio promettente Il meteo imprevedibile di Bielsko-Biała ha reso le condizioni particolarmente difficili, con fango, neve e un tracciato scavato che hanno causato numerose cadute e cambiato gli equilibri. Il Team Manager del Rogue Racing, Leonardo Pedoni, ha commentato così al termine della gara: «Finali folli con una partenza sferzata dalla neve, tanto fango, un tracciato scavato e condizioni in continuo cambiamento che hanno causato molte cadute... Per un attimo abbiamo sognato il podio — è surreale pensare che con le regole dello scorso anno ci saremmo potuti arrivare. Ma siamo molto soddisfatti di questo inizio di stagione! Il team ha lavorato bene e i ragazzi hanno dimostrato di avere tutte le potenzialità per restare davanti.» — Leonardo Pedoni, Team Manager Rogue Racing Risultati e reazioni dei rider 1° - Max Alran (FRA – Commencal/Muc-Off): «Sono carico per questo risultato e anche per il resto della stagione. Ora testa alla prossima gara a Loudenville.» 2° - Tyler Waite (NZL – Yeti/Fox Factory Racing) 3° - Oli Clark (NZL – MS-Racing/Zerode) 8° - Lorenzo Mascherini (ITA – Rogue Racing/Santa Cruz): «Sono soddisfatto ma ho commesso qualche piccolo errore. Sono sicuro che se riuscirò a fare una run pulita senza sbavature, posso puntare al podio. Non vedo l’ora che arrivi Loudenville.» Prossima tappa: Loudenville Con il circus del downhill diretto ora a Loudenville, in Francia, per la prossima tappa della Coppa del Mondo, tutti gli occhi saranno puntati su Lorenzo per vedere se riuscirà a costruire su questo risultato impressionante e avvicinarsi ancora di più al podio. Una cosa è certa: il giovane italiano non è più un outsider — e il suo percorso potrebbe essere una delle storie più emozionanti di questa stagione Junior.
19-05-2025 Leggi Read

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