Brembo e Specialized Gravity presentano i nuovi freni alla Coppa del Mondo Downhill

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È ufficiale: Brembo entra nel mondo della mountain bike, e lo fa in grande stile. Dopo mesi di speculazioni, la conferma arriva direttamente dai profili Instagram di Specialized Gravity e Brembo. Il colosso italiano della frenata, sinonimo di eccellenza in Formula 1 e MotoGP, firma una partnership tecnica esclusiva con uno dei team più forti del panorama downhill mondiale.

Il debutto ufficiale avverrà nel circuito della UCI Mountain Bike World Series 2025, con il nuovo impianto frenante installato sulle bici da gara di Loïc Bruni, Finn Iles e Jordan Williams. Il sistema, sviluppato ad hoc, rappresenta la prima vera incursione di Brembo nel segmento racing della MTB, un mercato sempre più competitivo e tecnologicamente avanzato.

Dettagli tecnici del nuovo sistema frenante Brembo

Il nuovo impianto frenante è stato progettato per offrire performance estreme su tracciati DH, e comprende:

  • Pompa freno assiale con tre regolazioni: leva, distanza e punto di contatto, per una sensibilità su misura.
  • Pinze a 4 pistoni in alluminio da 18mm di diametro, progettati per mantenere precisione anche sotto elevati stress termici.
  • Disco fisso con spessore maggiorato (2,3 mm) e superficie frenante estesa, studiata per ottimizzare la dissipazione del calore.
  • Tubi in treccia d'acciaio per una trasmissione della pressione del fluido costante, anche nelle condizioni più estreme.

Il sistema è pensato per essere simmetrico anteriore/posteriore e per fornire una frenata modulabile e potente, con un focus particolare sulla resistenza alla fading durante le discese più lunghe e tecniche.

Solo per il racing? Per ora sì.

Secondo le fonti ufficiali, il nuovo impianto Brembo sarà riservato esclusivamente alle competizioni per il momento. Le bici del team Specialized Gravity saranno le uniche a montarlo nel 2025, e non sono ancora previste versioni commerciali o aftermarket. Tuttavia, l’attenzione mediatica e la cura dei dettagli fanno pensare che la commercializzazione potrebbe essere nei piani futuri, forse già nel 2026.

Perché questa mossa è strategica per Brembo

  1. Eredità racing: Brembo domina già in MotoGP, Formula 1, Endurance e Rally. Portare lo stesso know-how nella MTB significa spingere l’asticella delle performance tecniche.
  2. Sinergia con Öhlins: dopo l’acquisizione del produttore svedese di sospensioni, già partner di Specialized, l’approdo alla frenata MTB appare come un’estensione logica e coordinata della strategia di Brembo.
  3. Richiesta di specifiche tecniche sempre più estreme: I tracciati di DH moderni impongono materiali e design capaci di sostenere forze termiche e meccaniche al livello del motorsport. Brembo si propone come soluzione high-end per questa nuova era del downhill.

Questa collaborazione segna l’inizio di una nuova fase per l’industria del freno in MTB, che potrebbe portare ad un ripensamento generale degli standard tecnici nel segmento gravity. A livello estetico, il design del gruppo freno è già riconoscibile: colore rosso, logo Brembo ben visibile e una costruzione che richiama immediatamente l’ambiente racing.

Cosa possiamo attenderci per i prossimi sviluppi

   
Disponibilità retail:       Non ancora prevista nel 2025. Possibile nel 2026 o 2027.
Prezzo stimato: Molto alto, probabilmente tra i più costosi del mercato, in linea con la qualità e il marchio.
Target: Team professionali, amatori d’élite e tech-enthusiast del settore gravity.

 

La sfida ora sarà confrontarsi con i principali player già affermati come SRAM (Code e Maven), TRP, Magura e Hope. Ma Brembo parte con un vantaggio: un brand iconico e una reputazione costruita con decenni di vittorie in pista.

Un segnale forte per la MTB gravity

Il debutto di Brembo nella Coppa del Mondo di downhill è più di una semplice collaborazione: è il segnale che la MTB è ormai matura per l’adozione di tecnologie e standard presi direttamente dal motorsport. Con Specialized Gravity come laboratorio racing, ci aspettiamo grandi sorprese in termini di performance, design e – si spera presto – disponibilità per il grande pubblico.

Jacopo Vigna

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19-06-2025 Leggi Read
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Shanghai 2025: i produttori diventano brand e perché il futuro dell’industria della bicicletta inizia adesso
L’edizione 2025 dello Shanghai Bicycle Show non è stata solo una fiera. È stato un campanello d’allarme. Abbiamo già discusso dell'importanza di questo evento nel nostro precedente articolo, che puoi trovare qui. Una nuova era industriale nasce da Shanghai Entriamo ora nei numerosi padiglioni del salone per capire perché questo evento non ha solo presentato nuovi prodotti, ma ha rivelato uno spostamento tettonico negli equilibri globali del settore bici. Sebbene grandi aziende come Giant e KMC fossero presenti, i veri protagonisti sono stati le centinaia di brand cinesi, molti dei quali ancora sconosciuti in Occidente ma con un obiettivo chiarissimo: smettere di essere semplici fornitori OEM e diventare veri marchi globali. Dobbiamo dimenticare l’immagine obsoleta delle “copie a basso costo” o della manodopera delocalizzata. Quello che abbiamo visto a Shanghai è qualcosa di totalmente diverso: manifattura matura, innovazione veloce, efficienza spietata. La Cina non è più solo la fabbrica del mondo della bicicletta. Sta diventando la culla dove i nuovi brand nascono, vengono sviluppati e vengono preparati per essere lanciati sul mercato globale. Nelle prossime sezioni, faremo un’analisi dettagliata delle innovazioni più interessanti presentate a Shanghai, per poi approfondire le implicazioni strategiche che queste tendenze suggeriscono sull’evoluzione futura dell’industria ciclistica globale. Innovazione e velocità: gli highlight dello Shanghai Bicycle Show 2025 La fiera ha mostrato un ventaglio completo di innovazioni, ma tre temi si sono distinti: materiali, componenti e ambizione. Ruote del futuro DSK - Ruote in carbonio monoscocca: 1300g per la coppia da strada, prezzo al pubblico di $600, realizzate in carbonio T-1000/T800. Profili misti hooked/hookless e mozzi rinforzati per una grande rigidità laterale e prestazioni da top di gamma a un prezzo di fascia media. Gooseen - Ruote con raggi in fibra aramidica: 1167g per la coppia, con raggi da soli 2,2g ciascuno. Comfort e assorbimento vibrazioni al centro del progetto. Interfaccia mozzo in fibra intrecciata per un approccio tecnico originale. Prezzo? $2500. Gruppi trasmissione con ambizioni globali Ltwoo (L2): dal dietro le quinte al centro della scena con gruppi elettronici TT, compatibilità incrociata tra componenti e nuovi mozzi interni a 14 velocità. Il colpo grosso? Gruppi elettronici a $600 — pronti a sfidare Shimano e SRAM. S Ride e Sensar Ignite: gruppi economici pronti alla produzione, montati su bici entry-level. Sensar si propone come “la bici per tutti”. Componenti misti in carbonio OEM: guarniture, ragni per dischi, gabbie oversize... piccoli brand pronti alla vendita diretta con produzione 100% interna. Bici complete: dove il prezzo incontra la prestazione Camp Bicycles è un nuovo marchio cinese con DNA da corsa. Hanno presentato il modello Ace DA (Shimano Di2, telaio aero, 7,3kg) a soli $3.515, e una gamma mid-range completa a prezzi che i marchi occidentali non possono nemmeno sognare, senza sacrificare design o performance. Flying Pigeon: con oltre 500 milioni di bici prodotte dal 1950, rappresentano la memoria storica della bicicletta cinese. Ora si aggiornano con gruppi moderni per il mercato domestico. Dragon: uno spettacolo per gli occhi — o un trionfo dell’eccesso. Hanno presentato bici dorate da 7,7kg vendute fino a $4.600. Più apparenza che sostanza, ma impossibili da ignorare. Manifattura reinventata La stampa 3D era ovunque! Selle, manopole, telai sperimentali con strutture a nido d’ape. Un esempio? La sella Zinda 3D con binari in carbonio, solo 185g, al prezzo di $25. Questa è innovazione dirompente e accessibile oggi. Il contesto è tutto: perché Shanghai conta davvero Lo Shanghai Bicycle Show non è stato solo più grande di quello di Taipei, ma fondamentalmente più rilevante. Mentre eventi come Taipei restano ancorati al passato, Shanghai parla di futuro. I marchi cinesi non si limitano a esporre prodotti: presentano strategie, target definiti e strumenti integrati tra produzione, marketing e logistica. Non è solo una questione di geografia, ma un cambio strutturale di mentalità. Taipei guarda all’interno. Shanghai guarda avanti. Ma c’è un problema di fondo: anche i brand più promettenti si muovono in un mercato pieno di inefficienze. Ed è lì che si trova la vera opportunità. Scopriamola. Il vero nodo: l’industria evolve, ma l’infrastruttura no Lo Shanghai Show ha messo in luce un paradosso: l’industria bike corre sul fronte dell’innovazione, ma arranca su quello della trasformazione digitale. I dati sono frammentati. I brand OEM faticano a scalare nel DTC. La supply chain tradizionale è in conflitto con le nuove politiche di vendita diretta. I retailer non hanno dati prodotto consistenti. I distributori non riescono a gestire l’esplosione degli SKU. E le fiere fisiche, un tempo motore dell’industria, stanno perdendo efficacia. Oggi l’industria non ha bisogno di più ruote o gruppi trasmissione, ma di una piattaforma condivisa per organizzare questo caos. EurekaBike è l’infrastruttura per la Nuova Era della bike industry In questo momento di trasformazione, EurekaBike non è solo un marketplace o un sistema PIM/DAM. È lo strato infrastrutturale mancante che l’industria ciclistica stava aspettando. Per i brand occidentali, ottimizza i dati di prodotto su tutti i canali, riduce i costi operativi e migliora la visibilità con un sistema integrato. Per i brand asiatici emergenti, rappresenta la porta d’ingresso al mercato europeo — onboarding strutturato, formati standardizzati, distribuzione immediata. Per OEM e rivenditori, connette i prodotti alle persone — in modo chiaro, preciso e scalabile. Dove altri vedono caos, EurekaBike porta chiarezza. Dove altri vedono frammentazione, EurekaBike costruisce ponti. Dove altri rincorrono le tendenze, EurekaBike consente una comunicazione fluida e industriale. Chi coglierà l’occasione? Lo Shanghai Bicycle Show 2025 segna un nuovo inizio. Non solo per le bici scintillanti o i componenti leggeri — ma perché ci mostra chi ha fame, chi è pronto, chi sta costruendo il futuro. Taiwan rallenta. La Cina accelera. Ma il punto non è dove si produce. È chi sa connettere l’innovazione al mercato, nel modo più veloce, efficace e scalabile. EurekaBike è pronta a supportare chi vuole agire — che tu sia un brand storico in cerca di rilevanza o una stella nascente pronta a conquistare il mondo. Il futuro dell’industria ciclistica non è scritto in carbonio. È scritto nei dati. E il prossimo capitolo comincia adesso.
22-05-2025 Leggi Read

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